Amo follemente la settimana che coincide con la Design Week e con il Fuorisalone perché, per un'appassionata di branded experience come me, è una settimana ricchissima di spunti preziosi, eventi e installazioni da vedere.
Quest’anno a mio parere sono state tantissime (e direi molto più degli anni scorsi) le attività di marketing e le iniziative messe in atto dai brand, non solo del campo dell’arredamento ma anche del fashion, food, intrattenimento etc…
Vediamone alcune:
Oatly
Il brand di latte di avena, dopo aver regalato cappuccini e caffè macchiati il weekend precedente al Salone, è arrivato nel quartiere di Milano Isola con il Pop Up Designed for Humans e, all’interno, la “Fontana della Giovinezza".
Seletti
Uno dei miei brand preferiti e sempre attivissimo durante il Fuorisalone.
Ha trasformato un corner della Rinascente in un supermercato anni ’60, dove è possibile trovare i prodotti iconici e pop simbolo del brand, ma anche limited edition come il cactus Love Hurts You. Fino al 29 aprile.
Ha organizzato, ancora una volta, la Design Pride, per festeggiare tra le vie di Milano la creatività e il talento nelle sue diverse espressioni. Tra i brand partner Save The Duck e Sammontana.
Keglevich
Il brand ha debuttato alla Design Week con un'immagine completamente rinnovata, le sue storiche versioni fruttate e diverse collaborazioni con Seletti.
Nel cortile dello store in Corso Garibaldi, il brand ha aperto il Temporary bar "Siamo alla Frutta" (nome, a mio parere, azzeccatissimo);
A fianco del Seletti Market in Rinascente il bar Powered by Keglevich.
Campari
Anche in questo caso sono state numerose le iniziative del brand, per celebrare non solo il proprio legame con il design ma anche con la città di Milano.
Tra le più viste (e instagrammate) la brandizzazione della storica edicola in Porta Genova con collab del calibro di The Milaneser e Pietro Terzini.
Last but not least, la creatività in CGI per i social, un ottimo esempio per integrare l’attivazione IRL nella strategia di comunicazione digital del brand.
Burberry
Un’attivazione che ha portato un po’ di britishness all’interno del Fuorisalone: un vero e proprio take over di un chiosco presso il quale si sono tenute delle vere e proprie cerimonie del tè in una moderna versione "to go" con tè o caffè cup accompagnata da un pack di tradizionali biscotti.
Concordo con il punto di vista di Sarah Fallani, Chief Business Officer Shibumi Group e Founder The Fairplay, l’agenzia che ha curato l’attivazione: “Un progetto che, in uno dei momenti dell’anno di massimo fermento per Milano, fa dialogare l’iconico brand con la città al di fuori dello store. Grazie a takeover di questo tipo è possibile dare una nuova forma ad uno spazio nato e progettato per altro, garantendo attivazioni dall’impatto visivo e, soprattutto, social molto forti”.
Scopri sul Blog anche le attivazioni di:
Gucci
Chiquita
Nespresso
Missoni
Kellogg’s
IKEA
Disney+
In conclusione, vorrei però fare una riflessione (assolutamente opinabile).
Quanto senso ha, per i brand, attivarsi durante queste settimane già così densissime di appuntamenti, installazioni, eventi?
Ha senso per alcuni… ma a mio parere non per tutti. Il rischio che vedo è quello di perdere di rilevanza e di visibilità all’interno di un palinsesto di attività già di per sé molto variegato e pieno, di non avere il ritorno di immagine ed economico sperato, ma anche di “fare qualcosa perchè lo fanno tutti”, senza un reale legame.
Unilever ha creato una maxi installazione in Gae Aulenti per il lancio del nuovissimo Coccolino Profumo per Bucato, un'installazione unica per un'esperienza immersiva e sensoriale.
Perchè non farla, ad esempio, la prossima settimana?
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A presto 🚀
Sara